Bisogna tornare in mare
- Nicola Menin
- 22 gen
- Tempo di lettura: 3 min
I decenni 70/80/90 hanno visto crescere l’economia del nostro territorio in maniera incredibile. E su Capannoni.
La metafora che mi piace usare è : mare calmo e pesce abbondante, per cui era molto probabile che chi decideva di andare in mare a pescare, ovverosia intraprendere e imprendere, tornasse con una soddisfacente quantità di pesce con un rischio molto accettabile.
Ed ecco che, una volta capito che andando in mare si tornava facilmente con il pesce, perché non possedere una flotta di barche da pesca? Tutte create con una bella chiglia piatta in modo da planare sul mare calmo e arrivare prima possibile al pesce.
Così è andata per decenni poi, una mattina il mare si è increspato, onde difficili da affrontare. Chi in maniera sconsiderata è uscito a pescare lo stesso quella mattina, pensando che tutto si sarebbe calmato in breve, è affondato. La mattina seguente le condizioni non erano cambiate… Caspita tutte queste barche da pesca ferme, marinai fermi. Molte barche nel frattempo non potendo stare ferme hanno provato ad uscire ma, anche quelle che non sono affondate, tornavano a riva con pochissimo pesce, insufficiente.
Le condizioni ora sono Mare Molto mosso e pesce scarso.
In molti tra i proprietari delle flotte da pesca hanno pensato : “ aspettiamo che il mare si calmi, la situazione tornerà alla normalità, sono decenni che peschiamo così ed è sempre andato tutto bene”.
Il mare non è cambiato più. 10 anni di Mare molto mosso e pesce scarso e non si sa ancora per quanto.
Qui deve nascere la svolta, da questa considerazione, dal fatto che dobbiamo accettare che queste sono le condizioni sulle quali navigare. Più rischioso? Certo. Meno remunerativo? Sicuramente. Più difficile? Assolutamente.
Quindi?
Molti dei proprietari delle flotte da pesca nel frattempo hanno perso quasi tutte le imbarcazioni e le altre sembrano non idonee ad affrontare il mare in queste condizioni. Altri, avendo i congelatori pieni di pesce ( $$$ ) hanno aspettato o stanno aspettando consumando le riserve.
Alcuni altri invece, pur avendo ancora riserve per se stessi e per il sostentamento della propria famiglia, sentono la preoccupazione ed il disagio delle famiglie dei marinai e degli altri abitanti del villaggio privi di provviste ( $$$). il villaggio ha fame.
Decidono quindi di tornare in mare.
In che modo ? Ci deve essere un modo.
Iniziano a studiare le onde, i venti, le correnti e tutto quanto possa turbare o favorire la navigazione.
Sulla base di questi studi iniziano a costruire delle barche differenti, con la chiglia non più piatta ma idonea a fendere le onde. Con degli scafi più resistenti e più galleggianti.
Guardano oltre i cavalloni sperando che più a largo il mare sia più navigabile. ( mercati nuovi )
Puntano ad un tipo di pesce diverso, perché più a largo si pesca in maniera differente, con sitemi ed esche differenti. ( clienti nuovi e prodotti nuovi )
Il loro nuovo progetto di pesca sembra funzionare. Sembra studiato per le condizioni del mare.
In sostanza cosa è successo ? Il nostro pescatore ha acquisito nuova conoscenza osservando e cercando di capire il mare. Di conseguenza sono sorte nuove competenze ( chiglia, scafo ) e sulla base delle competenze ha definito un obiettivo.
E’ il momento di affrontare le onde, decide di partire o di ripartire.
Come si sente ora il nostro pescatore? Bene.
Sa che ha fatto tutto quanto necessario per uscire in mare, sa che la direzione è quella giusta ed è molto probabile che superati i frangenti, un po’ più in la, il mare conceda un po’ di pesce.
Nonostante sappia che è tutto giusto ha ancora un po’ di timore ma la forza di volontà e il desiderio di cambiare le cose lo fanno muovere .
Perché ha timore? Perché è consapevole. E’ consapevole che il rischio è comunque alto e le cose non sono più come un tempo. E’ quindi cosciente che La probabilità di affondare è molto più alta di un tempo per cui sarà molto attento a tutto. ( rischio ).
Via partito, ha mollato gli ormeggi, ci sta provando .
Ce la farà ? Non lo so.
Quello di cui sono certo è che BISOGNA TORNARE IN MARE. In tanti.
Preparandosi al meglio, con competenze nuove, consapevoli delle difficoltà e coscienti del rischio di non tornare indietro.
Ce la farà? Sicuramente si . Sapete perché?
Perché se non ce la farà lui direttamente, avrà comunque lasciato delle tracce di ciò che ha fatto per affrontare il mare in maniera nuova.
Perché tutti quelli che sono usciti dopo di lui, e tra questi quelli che non ce l’ hanno fatta, hanno lasciato qualcosa. Un remo perso in mezzo al mare può aiutare la barca successiva , e così via.
Bisogna tornare in mare.
In sostanza per oltre alle 4 o 5 P del marketing mix oggi sono necessarie le 4 o 5 C del pescatore:
Conoscenza
Competenza
Consapevolezza
Coscienza
Se vogliamo aggiungerne un’ altra come motore della prima :
Curiosità.
Il mare non si vince, si asseconda, cercando di rimanerci sopra.
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